erbacee bulbose Freesia (Fresia)
Freesia (Fresia)

Freesia, Fresia, genere di 20 specie di piante bulbose, appartenenti alla famiglia delle Iridaceae, profumate, largamente coltivata dai floricoltori per ottenere fiori da taglio. Derivano principalmente da due specie che attualmente di fatto non coltivate. 
All’aperto le Freesie (Fresie) crescono bene in terreno fertile, leggero,  al sole e in posizioni riparate. In serra si coltivano utilizzando una composta da vasi o un miscuglio di sabbia, terriccio di foglie, terreno da giardino e letame ben maturo, in parti uguali. I bulbo-tuberi nelle zone fredde si piantano all’aperto in aprile e, se la posizione non è al riparo dai venti, è necessario sostenere le piante con tutori. Nelle regioni a clima mite, si piantano in agosto-settembre e si possono lasciare nel terreno indisturbate per diversi anni.

Da gennaio ad aprile si mettono a dimora i bulbo-tuberi in serra o in cassone alla distanza di  5-8 cm, o in cassette o vasi, coprendoli appena con la composta, su cui si dovrà aggiungere uno strato di 2-3 cm di torba fine. I bulbo-tuberi così coltivati vanno annaffiati con moderazione, fin quando non inizia la crescita. Le Freesie (Fresie) piantate all’aperto nelle regioni più fredde, vanno tolte dal terreno in ottobre. In serra, durante il periodo invernale,  si mantiene una temperatura minima di 5° C e si aumentano gradualmente le annaffiature. Quando compaiono i primi boccioli florali, si somministra un concime liquido ogni 15 giorni.
Quando le Freesie (Fresie) sono in fiore, si annaffiano abbondantemente, rallentando man mano la somministrazione d’acqua quando cominciano ad appassire, e si lasciano poi seccare completamente fino a luglio po ad inizio agosto, quando vanno tolte dal terreno. Si dividono poi i bulbilli, si fanno asciugare e si conservano in un luogo fresco e asciutto, ma al riparo dal gelo. Se il bulbo-tuberi devono essere ripiantato dopo ottobre, è necessario mantenere bassa la temperatura altrimenti potrebbero iniziare la crescita prematuramente.

Parassiti animali: gli Afidi  danneggiano i fusti e le foglie; Il Ragnetto rosso delle serre infesta le piante coltivate sotto vetro, provocando con le sue punture, il deperimento generale delle piante.
Parassiti vegetali: il Marciume dei bulbo-tuberi determina la marcescenza della parte centrale dei bulbo-tuberi conservati e gli stessi assumono un aspetto spugnoso. Il loro impiego come materiale per la semina non consente lo sviluppo delle piante che ingialliscono e muoiono. Il Marciume secco del gladiolo provoca l’ingiallimento precoce delle foglie che seccano e la malattia si riconosce facilmente per la presenza di minuscoli corpuscoli neri sul colletto della pianta. Possono essere attaccati da questa malattia anche i bulbo-tuberi, sui quali si manifestano, inizialmente,  piccole macchie nere che confluiscono tra loro e formano ampie macchie necrotiche. La Ruggine si manifesta con macchie lineari gialle sulle foglie, che successivamente diventano brune e nere. La Fusariosi del gladiolo si manifesta con l’ingiallimento delle foglie, che in un primo tempo presentano strisce gialle fra e nervature e successivamente seccano. La Batteriosi di manifesta con la comparsa di macchie rotondi od ovali, brune,  sulla tunica dei bulbo-tuberi, con formazione di essudato gommoso e giallastro. La Virosi del mosaico del cetriolo si manifesta con la presenza di macchie bianche sui fiori e comparsa, a volte,  di striature clorotiche sulle foglie. Altre Virosi provocano piccole macchie clorotiche, anelli giallastri e striature varie.

Una varietà, la Freesia refracta, specie con fiori crema chiaro, è stata incrociata con la varietà Freesia armstrongii, dai fiori rosa e bianchi con striature gialle. Da questo incrocio  hanno avuto origine numerose varietà ibride multicolori, caratterizzate dal foglie lineari, nastriformi, che crescono fino a circa 5060 cm. I fusti, sottili e ramificati, portano delle spighe unilaterali composte da fiori eretti, imbutiformi, lunghi 3-5 cm.
La Freesia (Fresia) è una pianta rustica solo nelle zone a clima mite. Nelle regioni a clima invernale freddo, va coltivata in serra fredda, è possibile comunque piantarla all’aperto in aprile, per ottenere la fioritura in luglio-agosto. Tante le varietà che meritano di essere prese in considerazione e tra queste si ricordano Apotheose a fiori malva-lilla e centro bianco; Aurora a fiori gialli; Ballerina a fiori bianchi; Blue Banner a fiori azzurro-scuro; Buttercup a fiori giallo chiaro; Celeste a fiori blu chiaro e lilla; Elder’s Giant White a fiori bianchi; Fantasy a fiori giallo-crema; Madame Curie a fiori rossi; Nieuw Amsterdam a fiori rosa-magenta; Romany a fiori malva, doppi; Rosamunde a fiori rosa; Souvenir a fiori gialli.


riproduzione: i bulbilli staccati dai bulbo-tuberi che vengono tolti dal terreno alla fine dell’estate, si possono coltivare nello stesso modo dei bulbo-tuberi adulti, e la maggior parte di essi fiorirà l’anno successivo.
La Freesia (Fresia) può essere moltiplicata anche per seme. Questi ultimi hanno tegumenti duri e devono essere immersi un acqua per 24 ore, perché avvenga la germinazione. Si procede con semine scalari da febbraio a maggio, l’ultima delle quali all’aperto e, successivamente, si diradano le piantine in modo da averne 5-6 per vaso da 12-14 cm, oppure si distanziano di 3-5 cm se coltivate in cassette.
esposizione:
fioritura: aprile-maggio




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Da gennaio ad aprile si mettono a dimora i bulbo-tuberi in serra o in cassone alla distanza di  5-8 cm, o in cassette o vasi, coprendoli appena con la composta, su cui si dovrà aggiungere uno strato di 2-3 cm di torba fine. I bulbo-tuberi così coltivati vanno annaffiati con moderazione, fin quando non inizia la crescita. Le Freesie (Fresie) piantate all’aperto nelle regioni più fredde, vanno tolte dal terreno in ottobre. In serra, durante il periodo invernale,  si mantiene una temperatura minima di 5° C e si aumentano gradualmente le annaffiature. Quando compaiono i primi boccioli florali, si somministra un concime liquido ogni 15 giorni.
Quando le Freesie (Fresie) sono in fiore, si annaffiano abbondantemente, rallentando man mano la somministrazione d’acqua quando cominciano ad appassire, e si lasciano poi seccare completamente fino a luglio po ad inizio agosto, quando vanno tolte dal terreno. Si dividono poi i bulbilli, si fanno asciugare e si conservano in un luogo fresco e asciutto, ma al riparo dal gelo. Se il bulbo-tuberi devono essere ripiantato dopo ottobre, è necessario mantenere bassa la temperatura altrimenti potrebbero iniziare la crescita prematuramente.

Parassiti animali: gli Afidi  danneggiano i fusti e le foglie; Il Ragnetto rosso delle serre infesta le piante coltivate sotto vetro, provocando con le sue punture, il deperimento generale delle piante.
Parassiti vegetali: il Marciume dei bulbo-tuberi determina la marcescenza della parte centrale dei bulbo-tuberi conservati e gli stessi assumono un aspetto spugnoso. Il loro impiego come materiale per la semina non consente lo sviluppo delle piante che ingialliscono e muoiono. Il Marciume secco del gladiolo provoca l’ingiallimento precoce delle foglie che seccano e la malattia si riconosce facilmente per la presenza di minuscoli corpuscoli neri sul colletto della pianta. Possono essere attaccati da questa malattia anche i bulbo-tuberi, sui quali si manifestano, inizialmente,  piccole macchie nere che confluiscono tra loro e formano ampie macchie necrotiche. La Ruggine si manifesta con macchie lineari gialle sulle foglie, che successivamente diventano brune e nere. La Fusariosi del gladiolo si manifesta con l’ingiallimento delle foglie, che in un primo tempo presentano strisce gialle fra e nervature e successivamente seccano. La Batteriosi di manifesta con la comparsa di macchie rotondi od ovali, brune,  sulla tunica dei bulbo-tuberi, con formazione di essudato gommoso e giallastro. La Virosi del mosaico del cetriolo si manifesta con la presenza di macchie bianche sui fiori e comparsa, a volte,  di striature clorotiche sulle foglie. Altre Virosi provocano piccole macchie clorotiche, anelli giallastri e striature varie.

Una varietà, la Freesia refracta, specie con fiori crema chiaro, è stata incrociata con la varietà Freesia armstrongii, dai fiori rosa e bianchi con striature gialle. Da questo incrocio  hanno avuto origine numerose varietà ibride multicolori, caratterizzate dal foglie lineari, nastriformi, che crescono fino a circa 5060 cm. I fusti, sottili e ramificati, portano delle spighe unilaterali composte da fiori eretti, imbutiformi, lunghi 3-5 cm.
La Freesia (Fresia) è una pianta rustica solo nelle zone a clima mite. Nelle regioni a clima invernale freddo, va coltivata in serra fredda, è possibile comunque piantarla all’aperto in aprile, per ottenere la fioritura in luglio-agosto. Tante le varietà che meritano di essere prese in considerazione e tra queste si ricordano Apotheose a fiori malva-lilla e centro bianco; Aurora a fiori gialli; Ballerina a fiori bianchi; Blue Banner a fiori azzurro-scuro; Buttercup a fiori giallo chiaro; Celeste a fiori blu chiaro e lilla; Elder’s Giant White a fiori bianchi; Fantasy a fiori giallo-crema; Madame Curie a fiori rossi; Nieuw Amsterdam a fiori rosa-magenta; Romany a fiori malva, doppi; Rosamunde a fiori rosa; Souvenir a fiori gialli.


riproduzione: i bulbilli staccati dai bulbo-tuberi che vengono tolti dal terreno alla fine dell’estate, si possono coltivare nello stesso modo dei bulbo-tuberi adulti, e la maggior parte di essi fiorirà l’anno successivo.
La Freesia (Fresia) può essere moltiplicata anche per seme. Questi ultimi hanno tegumenti duri e devono essere immersi un acqua per 24 ore, perché avvenga la germinazione. Si procede con semine scalari da febbraio a maggio, l’ultima delle quali all’aperto e, successivamente, si diradano le piantine in modo da averne 5-6 per vaso da 12-14 cm, oppure si distanziano di 3-5 cm se coltivate in cassette.

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